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Cos’è il residuo fisso nell’acqua e a cosa serve

L’acqua è una risorsa preziosa che utilizziamo quotidianamente per molteplici scopi, dalla preparazione dei pasti alla cura della persona. Gli impianti di trattamento acqua svolgono un ruolo essenziale in questo contesto, poiché garantiscono la presenza di un determinato livello di residuo fisso nell’acqua, parametro fondamentale per la qualità e l’idoneità al consumo. Infatti, non tutta […]

Scritto da NaturaCasa

On 29 Novembre 2024
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L’acqua è una risorsa preziosa che utilizziamo quotidianamente per molteplici scopi, dalla preparazione dei pasti alla cura della persona. Gli impianti di trattamento acqua svolgono un ruolo essenziale in questo contesto, poiché garantiscono la presenza di un determinato livello di residuo fisso nell’acqua, parametro fondamentale per la qualità e l’idoneità al consumo.

Infatti, non tutta l’acqua è uguale: la concentrazione ideale di residuo fisso deve essere attentamente monitorata per assicurare i migliori standard di potabilità e utilizzo. Scopri nell’articolo che segue qual è il valore ottimale di residuo fisso e a cosa serve questa importante caratteristica dell’acqua.

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Cosa si intende per residuo fisso nell’acqua?

Il residuo fisso nell’acqua è la quantità di sostanze minerali e organiche disciolte nell’acqua dopo l’evaporazione dell’acqua stessa. Queste sostanze, come sali, metalli e altre impurità, rimangono come “residuo” nel contenitore una volta che l’acqua è stata fatta evaporare.

Il residuo fisso è quindi un parametro importante per valutare la qualità dell’acqua, poiché una sua eccessiva presenza può influenzare negativamente l’utilizzo dell’acqua stessa, sia per scopi domestici che industriali.

Quanto deve essere il residuo fisso per una buona acqua?

Un residuo fisso nell’acqua ottimale dovrebbe avere un valore compreso tra i 150 e i 400 mg/L.

Valori superiori a 500 mg/L sono considerati troppo elevati e possono causare problemi come:

  • Formazione di incrostazioni e depositi calcarei negli elettrodomestici e negli impianti idrici
  • Sapore sgradevole dell’acqua
  • Difficoltà di lavaggio e pulizia
  • Problemi di corrosione delle tubature
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Cosa succede quando il residuo fisso dell’acqua è basso

Un’acqua con un residuo fisso inferiore ai 150 mg/L è considerata troppo “pura” e povera di sali minerali. Ciò può portare a:

  • Gusto insipido dell’acqua
  • Maggiore aggressività dell’acqua, con conseguente corrosione degli impianti
  • Possibili effetti negativi sulla salute, in quanto priva di alcuni sali minerali essenziali

Per avere un’acqua di qualità, è quindi importante trovare il giusto equilibrio, mantenendo il residuo fisso entro il range ideale.

Come si può ridurre il residuo fisso?

Se l’acqua presenta un residuo fisso troppo elevato, esistono diverse soluzioni per ridurlo:

  1. Addolcimento dell’acqua: questo processo rimuove i sali di calcio e magnesio presenti nell’acqua, diminuendo il residuo fisso.
  2. Microfiltrazione: questo metodo utilizza membrane con pori molto fini per rimuovere particelle e alcuni minerali, contribuendo alla riduzione del residuo fisso.
  3. Osmosi inversa: questa tecnologia filtra l’acqua a livello molecolare, rimuovendo quasi completamente tutte le impurità, compreso il residuo fisso.

L’implementazione di queste tecniche richiede un’attenta valutazione delle specifiche esigenze e condizioni locali. Mentre l’osmosi inversa offre la massima efficacia, può comportare costi elevati. L’addolcimento è più economico ma meno completo. La microfiltrazione offre una soluzione intermedia in termini di efficacia e costi.

La scelta dipende dal livello di riduzione desiderato e dalle risorse disponibili. Contattare un esperto del settore diventa essenziale per individuare la soluzione ottimale per ogni situazione specifica.

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Come si può aumentare il residuo fisso?

Al contrario, se l’acqua presenta un residuo fisso troppo basso, si può intervenire in questo modo:

  1. Mineralizzazione dell’acqua: aggiungendo opportuni sali minerali all’acqua, si può aumentare il suo residuo fisso.
  2. Miscelazione con acque più ricche di minerali: mescolando l’acqua povera di residuo con acqua più mineralizzata, si può raggiungere il giusto equilibrio.

In conclusione, il residuo fisso dell’acqua è un parametro fondamentale da tenere in considerazione per garantire la qualità e l’idoneità dell’acqua a diversi utilizzi. Gli impianti di trattamento acqua possono svolgere un ruolo cruciale nel mantenere il residuo fisso entro i valori ottimali, assicurando così un’acqua perfetta per le esigenze domestiche e industriali.

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